ADNKRONOS 20/05/2019 18:38 – Al Tayar in arabo significa ‘la corrente’. Nel nuovo romanzo di Mario Vattani, in libreria da domani, Al Tayar è la corrente del Nilo, una forza irresistibile e onnipresente che guida il nostro destino. È la folla che si accalca nelle strade, il ronzio infinito del traffico cittadino, il canto che si alza dai minareti, una corrente inesorabile come la sabbia del deserto che assedia la città.
Protagonista di ‘Al Tayar. La corrente’ (edito da Mondadori) è Alessandro Merisi, venticinque anni e un lavoro da fotografo ormai abbandonato. È appena atterrato al Cairo, nella sua valigia ha pochi vestiti, quanti bastano per nascondere i farmaci che ha il compito di trafugare in Egitto. Non ha scelta, questo è il tributo che gli è stato imposto per un debito dal quale teme di non liberarsi più.
“Attraverso l’incantesimo della scrittura sono voluto tornare in Egitto – spiega Vattani -. E’ un paese di cui mi sono subito innamorato. I suoi colori e i suoi sapori, gli uomini e le donne egiziani mi hanno trasformato, la loro intensità ha profondamente influenzato il mio modo di vedere e sentire il mondo”.
Il giovane Alex è sedotto dal fascino di una metropoli in preda agli spasmi di un regime morente. Vi intravede l’occasione per conquistarsi una seconda vita, anche se significa lasciarsi trascinare nel mondo terrificante del traffico di organi. Al Tayar è un percorso iniziatico attraverso eros e tanathos, vi traspare sempre la ricerca di una conoscenza, un’ispirazione, di una scelta.
“Il luogo migliore dove trovare la purezza – dice Vattani – è la decadenza, il disordine, il caos. La luce è più facilmente individuabile nell’oscurità. In Egitto, dove i contrasti sono così forti, si ottiene un’immagine ancora più nitida di questo paradosso“.
Veloce e ricca di colpi di scena, la trama di Al Tayar si appoggia su uno stile scorrevole e immediato, cinematografico, che porta il lettore a identificarsi col protagonista e lo inchioda alla lettura fin dalle prime pagine. Ma il fascino di Al Tayar è anche dovuto allo sguardo limpido e coinvolgente di Alex sul Cairo, sulla cultura araba e sul mondo che lo circonda. Con pennellate vivide, emozionanti e mai convenzionali, Mario Vattani dipinge un noir sensuale, scuro e commovente.
“Nel mondo di Al Tayar – racconta Vattani – il destino degli uomini non viene deciso dalla malvagità delle loro azioni, ma dallo scorrere inesorabile del Nilo. E’ una corrente in cui non si può far altro che lasciarsi andare, anche a costo di perdere l’anima“.